PON Coding e Stampa 3D

Sta per terminare il progetto PON di coding e stampa 3D che ho avuto il piacere di svolgere presso la Scuola Media “Baldassarre” di Trani, è stata un’esperienza molto soddisfacente per me e di grande valore formativo per i ragazzi.

L’idea di unire in un progetto PON la modellazione e stampa 3D con il coding è venuta in collaborazione con la dirigente e i docenti referenti di questa Scuola Secondaria di Primo Grado riflettendo sul fatto che queste due così attuali tecnologie possono avere un impatto molto positivo sui ragazzi e sul loro futuro inserimento nel mondo del lavoro, ma al tempo stesso possono essere un utile mezzo per promuovere l’inclusione a scuola.

L’idea finale, ormai già realizzata nonostante manchi ancora una lezione alla fine del progetto, è stata quella di accompagnare i ragazzi nella creazione di un prodotto software finale, un piccolo videogioco che si sviluppa sotto forma di quiz interattivo, realizzato in Scratch mediante comuni tecniche di coding, partendo anche dal presupposto che alcuni degli alunni frequentanti avevano già in partenza competenze in questo campo, per aver partecipato ad altri progetti di coding nella stessa scuola, molto attenta all’innovazione tecnologica e didattica.

Il fatto di avere nel gruppo classe alcuni studenti già pratici con Scratch, ha favorito lo sviluppo del lavoro di gruppo e collaborativo come previsto nelle 8 competenze chiave di cittadinanza; ma ciò che secondo me ha reso “nuovo” questo PON è stato il fatto di integrare in tutto il progetto la progettazione 3D con conseguente prototipizzazione mediante stampa 3D.

Per integrare in un PON il coding con la stampa 3D è venuta un’idea semplice ed originale al tempo stesso: sapendo di dover utilizzare in Scratch gli “sprite”, cioè i personaggi che interpretano le istruzioni come fossero attori su un palco, si è pensato che gli sprite potessero essere foto di pupazzetti reali, disegnati al computer con il CAD ed immediatamente dopo trasformati in oggetti fisici mediante la stampante 3D.

Ecco quindi che in mente è nata la bozza di quello che sarebbe stato il progetto finale: un quiz in cui dei personaggi 3D, stampati e poi fotografati per essere inseriti in Scratch, pongono domande all’utente umano seduto alla postazione PC e che diventano essi stessi il mezzo per rispondere ai quesiti muovendosi sullo schermo secondo gli input ricevuti dalla tastiera.

Questa bozza si è poi sviluppata nell’arco delle ore svolte in laboratorio, con il coinvolgimento e la collaborazione di tutti gli alunni, che si sono dimostrati maturi nel lavoro di gruppo, nell’aiuto reciproco, nel sapersi completare a vicenda in base alle rispettive abilità; spesso abbiamo messo in essere veri e propri esempi di democrazia applicata al lavoro di gruppo, prendendo tutte le decisioni chiave su come il prodotto finale sarebbe stato, solo dopo un approfondito dibattito con successiva votazione.

Ne è venuto un lavoro completo e soddisfacente, soprattutto tenendo conto delle poche ore a disposizione, un progetto PON con coding e stampa 3D, ma anche con alcuni cenni di fotoritocco, per il fatto di aver dovuto scontornare e ritoccare tutte le foto dei personaggi stampati in 3D prima di inserirli nell’ambiente di coding.

Pieno di soddisfazione e di orgoglio per il lavoro svolto, ho deciso di illustrare in un breve video riassuntivo quanto realizzato con questo fantastico gruppo di ragazzi, a cui auguro buona vita nell’ottica della formazione continua.

Guarda anche la pagina del mio corso di corso di coding.

PON Coding e Stampa 3D

cartadocente

Barletta
Via Rizzitelli, 42
tel. 0883334176