Il coding in classe, soprattutto nei primi anni di scuola, è da considerare uno strumento utile non solo ad avvicinare i giovani alunni all'informatica e nello specifico alla programmazione, ma va anche visto come un mezzo da implementare in strategie didattiche innovative e soprattutto multidisciplinari.
Facilmente, si possono coinvolgere in una lezione di coding materie non strettamente legate all'informatica; ad esempio le discipline artistiche possono essere chiamate in causa per la creazione degli scenari e dei personaggi che verranno coinvolti negli artefatti informatici che si possono creare mediante gli ambienti di coding. Inoltre, la musica può entrare in gioco per la creazione di sottofondi, accompagnamenti, suoni in genere che sfruttino la multimedialità dei computer odierni. In ultimo le discipline umanistiche possono svolgere un ruolo centrale nella creazione di storie, raccontate tramite coding.
Di seguito, in un mio tutorial video, vi guido nella creazione di un semplice programma, in cui un personaggio (in gergo "sprite") interagisce con un utente esterno grazie ad una serie di istruzioni (dette "script") che il programmatore (cioè ogni singolo alunno che si cimenti in un esempio di lezione di coding) ha inserito nell'ambiente di sviluppo.
L'ambiente utilizzato è il più famoso nella pratica del coding: SCRATCH, un software utilizzabile in cloud sviluppato dal famoso "Massachusetts Institute of Technology". Questo software consente la creazione di lavori a vari livelli di complessità e si adatta, dunque, ad essere utilizzato a partire dalla scuola primaria fino alla secondaria di secondo grado, ovviamente con obiettivi ed approfondimenti differenti.
Guarda anche la pagina del mio corso di corso di coding.
